Il Concerto

Non sono amante dei luoghi affollati o delle troppe persone in generale, anzi mi definirei una solitaria, ma alcune volte quando c'è un concerto di qualche artista che mi piace metto da parte ansie e timori e vado allo spettacolo.
Era estate ed io mi ero messa in tenuta da concerto adatta alla serata: maglia nera larga, gonna a scacchi rossa e nera fino al ginocchio, calze a rete larga e anfibi alti con borchie, trucco nero sugli occhi, rossetto viola, tinta per i capelli blu (di quelle che vanno via dopo un paio di lavaggi) qualche bracciale con borchie e un intimo coordinato rosso e nero a merletto.
Ero contenta perché oltretutto era una festa piccola e avrei potuto vedere un bravo artista dalle prime file.
Lo spettacolo iniziava e piano piano si era fatta la calca sotto il palco e mi trovai vicina a un gruppo di ragazze, che come me avevano lo stesso gusto del vestire e trovarsi a fare gruppetto è stato facile.
Durante un pezzo più ritmico e coinvolgente una delle ragazze si stacca dalle amiche per saltare con me, forse perché ero più presa di loro, e abbiamo ricamato assieme e senza nemmeno che me ne accorgessi ci siamo trovate abbracciare una all'altra a cantare.
Approfittai un po' della gente che spingeva per fare calare la mano sul seno della ragazza e con un tocco di maestria le dissi con finto imbarazzo:
"Ops scusa non volevo"
Lei tranquillamente mi rispose senza pudore:
"No tranquilla, fai fai non mi dispiace"
Inutile dire che poi la giunsi al fianco portandola al mio fianco, il tutto mentre cantavamo tutte le canzoni e piano piano entrambe ci davano una fugace strizzata ai seni, cosa che mi faceva davvero eccitare e iniziava a farsi sentire, il mio pene non stava più nelle mutandine ed era uscito mezzo fuori, meno male le coste della gonna lo nascondevano bene ... Per ora.
Dopo qualche altra canzone lei propose di prenderci da bere e sta carsi dalla calca.
Presa una cola io e una birra lei mi disse con un tono un po' malizioso:
"Sai sei carina"
"Neanche tu scherzi"
Poi prese per mano abbiamo fatto una piccola passeggiata fin tanto non ci eravamo un po' allontanare con sempre il concerto in sottofondo.
"Sai giusto ti devo dire una cosa"
Le dissi con tono un po' imbarazzante perché temevo che come altre volte alla fine mi sarei trovata sola a concludere la serata
"Io sono una trans ... "
Lei fece due occhi a palla, poi mi guardò come si guarda un oggetto non definito.
"Ma mi prendi in giro? Io sono bisex ma se sei etero va bene amiche come prima"
Senza indugi le presi la mano e la appoggiai sulla gonna facendole sentire l'erezione che avevo.
Ma tutto mi potevo aspettare ma la sua reazione fu di mettermi la mano sotto la gonna per toccare dal vero.
Non mi disse altro ma con un rapido gesto ci spostiamo tra la vegetazione e in men che non si dica era china sul mio pene che mi stava facendo un pompino, che bocca meravigliosa aveva tanto che stavo già venendo lasciando qualche goccia fuoriuscire, si tirò subito su
"Ti prego non venire ora"
"La fai facile"
Le risposi a denti stretti mentre in poco tempo si era voltata e abbassate le mutandine mi invitava a penetrarla, e io non mi ero certo tirata indietro. Era stretta con quel pelo un po' cresciuto che era sia un po' ruvido che morbido, mi piaceva tantissimo e nonostante tutto le diedi tutto il piacere, tant'è che dopo che era venuta continuava a tremare dall'eccitazione, i nostri umori erano mischiati e quando mi disse con un sussurro strizzato dal piacere
"Vienimi dentro, tranquilla è sicuro"
Non ho resistito e scaricai il mio seme dentro di lei tutto affondo.
Si tolse le mutandine per pulirsi e poi con un bacio tornammo al concerto che era finito nel frattempo. Ci eravamo salutate e con lo sguardo ringraziate per la bellissima serata extra.